Le principali aree di produzione di vini toscani sono le colline del Chianti, la provincia di Siena e la Maremma, affiancate da un gran numero di piccole zone ad elevata vocazione vinicola. Scopriamo quali, tra i vini che hanno reso famosa la Toscana in tutto il mondo, sono particolarmente adatti da abbinare ai primi piatti. I vini toscani, in prevalenza rossi, possiedono profumi e odori davvero unici, molto strutturati e intensi, ricercati in ogni parte d’Italia ma anche nel resto del mondo.
La Toscana infatti vanta moltissime zone con produzione di etichette Igt(circa 40), Docg(circa 11) e circa una trentina di vini toscani doc, vini rossi di grande corpo e consistenza come il Brunello di Montalcino, Chianti, Rosso di Montalcino e tanti altri. La viticoltura in questa regione risale agli Etruschi, nel VII secolo a.C., e ai Greci, i quali svilupparono un vero e proprio commercio dei vini toscani. Con la caduta dell’Impero Romano, si ebbe un crollo della coltivazione della vite fino all’Alto Medioevo, e a partire dal 1300 la viticoltura toscana si lega fortemente alla nobiltà toscana: sono nomi che oggi rappresentano colossi storici, quali Antinori e Frescobaldi.
Al ristorante come a casa, la scelta dei vini toscani da abbinare a primi e secondi piatti desta spesso dubbi e perplessità. Una delle più classiche distinzioni per l’abbinamento tra cibo e vino è quello tra carne e pesce, secondo il quale i vini toscani bianchi, per la loro acidità e per la presenza delle relative bollicine, sarebbero più indicati ad accompagnare primi e secondi piatti a base di pesce. Tra i vini toscani a base di trebbiano toscano merita una menzione speciale il Vin Santo nella cui produzione è utilizzata anche la malvasia. Le uve vengono fatte appassire, pigiate e poi messe in caratelli insieme a una porzione di Vin Santo vecchio.
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